Antichi strumenti per la pesca che raccontano la storia di un popolo, i trabocchi caratterizzano la costa chietina, la più meridionale dell’Abruzzo, e sono parte del patrimonio tradizionale della regione. Costruiti lungo le spiagge e ancorati a rocce o scogli, i trabocchi (o trabucchi) sono delle ingegnose costruzioni in legno che venivano utilizzate per pescare. Il trabocco è composto da una piattaforma di legno che si allunga verso mare con due (o più) lunghi bracci, chiamati antenne, a cui viene legata una rete a maglie strette, nota come trabocchetto. Un articolato sistema di argani permetteva di immergere la rete in acqua e poi di tirarla su con il pescato. Considerati uno dei mezzi per la pesca più antichi del mondo sembra che l’origine dei trabocchi risalga ai tempi dei fenici. Tuttavia, uno dei primi documenti che accerta la presenza dei trabocchi in questo tratto di costa risale al XV secolo e si tratta di un’opera religiosa che racconta la vita di Fra Pietro da Morrone, colui che poi diventò Papa Celestino V. Sembra che il nome trabocco derivi dal latino “trabs”, che significa “trave, legno” per indicare le numerose travi in legno che venivano usate nella loro costruzione. I trabocchi, infatti, venivano costruiti con il legno di pino d’Aleppo, un tipo di legno che oltre ad essere molto comune in questo tratto di costa è anche un materiale molto resistente. I trabocchi permettevano di pescare senza dover uscire in mare con una barca e per alcuni pescatori erano anche una casa in cui abitare.
La Via Verde della Costa dei Trabocchi fa parte del tratto abruzzese più a Sud della Ciclovia Adriatica. Collega i territori comunali di Francavilla, Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo.La ciclovia si snoda su un tratto di costa molto frastagliato, ricco di insenature incontaminate e spiagge nascoste. Nei suoi tratti più spettacolari, e se vogliamo più aspri, la ciclabile dei Trabocchi segue il tracciato dell’ex ferrovia adriatica, inaugurata nel 1863 e dismessa soltanto nel 2005. Da un lato le spiagge e il Mar Adriatico con i caratteristici Trabocchi a far da padrone. Dall’altro una rigogliosa vegetazione puntellata qua e là da lidi balneari e riserve naturali, come quella di Punta Aderci presso Vasto, vero e proprio fiore all’occhiello del turismo abruzzese.
» 20 gennaio: processione della statua di San Sebastiano e vendita in piazza di crispelle dolci di patate.
» Aprile: la statuina della Madonna, che si trova sulla piazzetta di contrada Lucianetti, viene trasferita dal Parroco presso una famiglia che la ospita. La statuina, a turno, gira nelle case di chi la richiede e vi rimane un giorno.
» Venerdi Santo: processione.
» Seconda metà di luglio: sagra del prosciutto crudo a Villa Rimagnoli.
» Prima domenica di Agosto: festa in onore di Santa Maria della Vittoria a Villa Romagnoli.
» 15 e 16 agosto: festa Patronale in onore di San Rocco Parrocchia di Mozzagrogna.
» Seconda metà di agosto: Sagra di sagne e ceci a "Lu Vallone", presso Fonte della Noce.
» Fine agosto: Sagra dei dolci tipici locali a Villa Romagnoli.
» 8 dicembre: processione della statua della Madonna. Lungo il tragitto sui balconi delle case vengono stese lenzuola bianche finemente decorate.
Qualcuno ricopre il manto stradale di petali di rose. Tornata in piazza, prima della messa, la statua è messa sulla soglia della Chiesa girata verso la piazza affollata come per vedere gli spari pirotecnici in suo onore. Nei campi vengono accesi dei falò.